Cultura popolare e solidarietà sociale

LA ROTTA DI CAPORETTO - STORIA DI UNA DISFATTA E DI UN INUTILE STRAGE

13.02.2018 12:05

Desideriamo invitarvi a partecipare all’incontro-recital "LA ROTTA DI CAPORETTO - STORIA DI UNA DISFATTA E DI UN INUTILE STRAGE" con GIANCARLO RESTELLIorganizzato LINTERNO CASCINA APERTA- Progetto AgriCultura – Cultura e territorio – Agricoltura Storica, il GRUPPO GUERRA E PACE 15-18 in collaborazione con gli Amici della Cascina Linterno e con l’adesione  dellAssociazione La Contache avrà luogocon ingresso libero e gratuitoalle ore 10,00 di DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018, alla Cascina Linterno Via Fratelli Zoia 194 a Milano.

 

In particolare GIANCARLO RESTELLI, storico e docente, esporrà, in un percorso storico, anche con proiezioni di brevi video e fotografie, quello che è stato un evento destinato a rimanere a lungo nella memoria collettiva come sinonimo di immane disastro militare con profonde ripercussioni nella politica e nell’opinione pubblica del tempo.

L’esposizione storica verrà intervallata da alcune canzoni tratte dal repertorio dei canti della prima guerra mondiale eseguite da Mario Toffolicantore e chitarrista. L’incontro-recital è realizzato in occasione del 100° anniversario della ROTTA DI CAPORETTO, per conoscere quello è che è stato quell’evento e le sue conseguenze.

 

LA ROTTA DI CAPORETTO, o dodicesima battaglia dell'Isonzo, venne combattuta durante la prima guerra mondiale tra  il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche.

Lo scontro, che cominciò alle ore 2:00 del 24 ottobre 1917, rappresenta la più grave disfatta nella storia dell'esercito italiano, tanto che, non solo nella lingua italiana, ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta disastrosa.

Con la crisi della Russia dovuta alla rivoluzione, Austria-Ungheria e Germania poterono trasferire consistenti truppe dal fronte orientale a quelli occidentale e italiano. Forti di questi rinforzi, gli austro-ungarici, con l'apporto di reparti d'élite tedeschi, sfondarono le linee tenute dalle truppe italiane che, impreparate a una guerra difensiva e duramente provate dalle precedenti undici battaglie dell’isonzo, non ressero all'urto e dovettero ritirarsi fino al fiume Piave.

La sconfitta portò alla sostituzione del generale Luigi Cadorna (che cercò di nascondere i suoi gravi errori tattici imputando le responsabilità alla presunta viltà di alcuni reparti) con Armando Diaz. Le unità italiane si riorganizzarono abbastanza velocemente e fermarono le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave, riuscendo a difendere a oltranza la nuova linea difensiva su cui aveva fatto ripiegare Cadorna.

 

GIANCARLO RESTELLI (1958) Insegna Lettere presso l'Istituto Tecnico "Antonio Bernocchi" di Legnano. In collaborazione con l'ANPI e l'Amministrazione Comunale di Legnano lavora per il "Giorno della Memoria" dal momento dell'istituzione di questa ricorrenza. Ha lavorato anche con il "Gruppo della Memoria" di Saronno e l'ANED di Milano.

Ha visitato e continua a visitare alcuni lager nazisti, tra cui Auschwitz, Dachau e Mauthausen, e ha scritto due libri dedicati a questa tematica "Auschwitz, la barbarie civilizzata" e "Viaggio in un mondo fuori dal mondo" (2004-2005). Nel febbraio del 2007 è stato pubblicato un suo libro sulla tragedia delle foibe e all'esodo istriano: "Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata: la storia negata", che è stato presentato in diverse città. In collaborazione con il Liceo "Cavallieri" di Parabiago ha contribuito alla realizzazione del volume "Il volto di Medusa. Vivere e morire nelle trincee della Grande guerra (2008).

Ha al suo attivo lavori storico teatrali sulla Shoah, tra i quali "Se questo è un uomo", "Voci dalla Shoah" e "La canzone del bambino nel vento” (I bambini di Auschwitz). In occasione della ricorrenza del 25 Aprile ha realizzato, nel corso degli anni, alcuni lavori a carattere storico sullaResistenza e le stragi naziste in Italia.

Nel 2011 ha pubblicato, insieme ad altri scrittori, il libro “Risorgimento: questioni aperte”dedicato al centocinquantesimo dell'Unità d'Italia

 

Mario Toffoli, cantore e chitarrista, è attivo dagli anni ottanta nelle osterie e nei circoli culturali di Milano e provincia. I suoi repertori di riferimento sono quellidella memoria storica, dell'osteria milanese, dell'impegno sociale e delle ballate europee. Si esibisce siacome solista che con altri cantori e musicisti in diversi ambiti, quali: feste popolari, osterie, manifestazioni pubbliche ecc.

 

Vi saremo grati se vorrete dare diffusione elettronica all'iniziativa di cui sopra e/o diffondere la stessa tra le persone che possono essere interessate. Vi ringraziamo in anticipo.

 

 

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